ADDESTRAMENTO DI BASE
PRIMI GIORNI A CASA: LIMITI E CONCESSIONI
Fin da subito il cucciolo deve imparare quali zone della casa sono di suo accesso e quali no. La fermezza nel farglielo capire è il modo più corretto nei primi giorni, in cui ci si limiterà a spostarlo e a ripetere il "NO", termine che dopo il suo nome deve imparare anche per la sua stessa sicurezza.
Una volta che il rapporto nei giorni a venire diventa più profondo, il tuo cucciolo si lascerà andare a tentativi un poco più incisivi nell'ottenere quello che vuole, insistendo più volte. A quel punto noi rispondiamo con la stessa confidenza, andando a spostarlo non più tramite pressioni e lievi spinte, ma afferrandolo per la collottola e "spostandolo fisicamente" con il muso rivolto altrove dal suo obiettivo, ripetendo il "no" ed accompagnandolo, invece, nelle zone a lui concesse.
Esempio: Il cucciolo vuole salire sul divano. Noi avremmo cura di assecondare la sua voglia di contatto con noi, e gli prepareremo una copertina, un cuscino o una stuoietta a terra dove potersi sdraiare accanto a noi. Ed è li che lo dirigeremo e guideremo quando lo distogliamo dal nostro divano, sedendoci su questo, mostrandogli comunque un contatto anche se distratto e "naturale". L'importante è non dare troppa considerazione al cucciolo dopo il suo tentativo di raggiungere i suoi scopi, altrimenti lo prenderà come una causa effetto: tentativo di salire sul divano=attenzione, e coccole sulla cuccia, e questo sarebbe deleterio in quanto andremmo ad ottenere esattamente l'effetto contrario.
Quando invece il cucciolo andrà, per ovvia naturalità di sviluppo dei denti a ricercare una superficie da mordere per trovare sollievo, dovrete ricorrere al solito "NO" e spostamento dell'interesse, verso un suo giocattolo, magari appositamente comprato allo scopo di massaggiargli meglio dentatura e gengive donandogli il sollievo sperato (una corda annodata è assolutamente appagante, anche senza andare a spendere molto per cose troppo specifiche)
Nello stesso modo, quando per attirare la vostra attenzione vi prenderà le mani o i pantaloni, ditegli "NO" e distraetelo con un suo giocattolo, che poi lancerete via con fare distratto. Nel momento in cui lui ve lo porgerà, invitandovi al gioco, assecondatelo facendogli feste e complimenti. In questo modo, capirà che per chiedere di giocare invece che afferrarvi per la manica, la mano o i pantaloni, basterà porgervi il giocattolo.
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Il tappetino ed i bisogni
I primi giorni in cui porterete il vostro cucciolo a casa, non potete pretendere che impari nel giro di poche ore a trattenere i bisogni e a farli fuori. Anche se lo capisse, fisicamente non sarebbe in grado di soddisfare le vostre necessità. Quindi se non avete la possibilità di lasciarlo in giardino proponiamo l'educazione, fin dall'allevamento, ai tappetini assorbenti (o giornali, anche se meno pratici, sicuramente meno costosi).
Educarlo a questi in vero è realmente semplice, non servirebbe nemmeno indicargli nulla, ma semplicemente raccogliere i primi bisogni del cucciolo proprio con un tappetino assorbente, e lì lasciarlo fino a che lui, andando ad annusare, andrà a riconoscere il posto, e rifarà i bisogni sopra quelli che voi stessi avete raccolto. Basterà ripetere questo procedimento alcune volte. Qualora non basti, colto in flagrante, lo si riprende con il solito "NO", si asciugano i suoi bisogni sempre con il tappetino (portandolo dove era stato lasciato da voi in precedenza, luogo scelto da voi per i suoi bisogni), andando poi accompagnare il cucciolo ad annusare i suoi bisogni lì.
Il passaggio al farlo all'esterno, poi è semplice, portandolo fuori ogni giorno alle stesse ore, lui stesso sarà stimolato a fare bisogni all'esterno, e i tappetini, pian piano andranno ad essere sostituiti sempre meno finchè non scompariranno, se questo non dovesse essere sufficiente nel momento in cui il cane fa i bisogni in casa, lo si riprende con il solito "NO" e si porta fuori, dove lo si porta tutti i giorni, in modo che riconosca i suoi odori.
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Al Guinzaglio
Come già accennato nella sezione "Domande e risposte", abituare il cucciolo nei primi mesi di vita a stare al guinzaglio sarà semplice in quanto sarà istintivo per lui seguirvi, ma via via che il cucciolo cresce, aumenterà la sua curiosità, e con essa la voglia di esplorare. In questo momento potrebbe cominciare a dar segni di voler tirare il guinzaglio, di restare indietro, o di bighellonare a destra e a manca senza un preciso ordine facendovi un pò impazzire per potergli stare dietro. Fin dai primi tempi, fin dai suoi primi tentativi, bisogna guidarlo nell'interesse, ad avere la costante attenzione su di voi. Bisogna tentare in casi sporadici e non legati a nessun evento di dargli qualche buon boccone, di richiamarlo al gioco, o semplicemente chiamarlo e fargli una carezza. Particolare attenzione a non farlo comunque troppo spesso, in quanto questo potrebbe causare un atteggiamento morboso verso di voi che andrebbe a tenere il cane in costante tensione e attesa di una vostra attenzione, cosa controproducente per lo stimolo alla curiosità del cane e alla sua serenità.
Dopo che abbiamo avuto la reattività e l'attenzione costante del cane su di noi, dovremmo assicurarci di rimanere all'interno del suo campo visivo e quindi farlo rimanere al "piede". Il lavoro che si va a fare deve essere graduale, andando via via ad accorciare il guinzaglio, richiamando la sua attenzione al comando "PIEDE", premiandolo dopo alcuni passi. Andando avanti il tempo del premio all'ordine dovrà essere sempre più lungo e sempre meno frequente, in modo che il cane prenda come abitudine lo stare vicino e il tenervi a portata di sguardo, senza ansietà, ma con la consapevolezza che possiate in qualsiasi momento interagire con lui
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Richiamo:
La prima cosa da insegnare al nostro cane è il richiamo. Meglio accompagnare il nome con il comando specifico "VIENI", "ANDIAMO" o altro con cui vi trovate più comodi, in quanto il nome deve essere sì un richiamo per il cane, ma anche un richiamo alla vostra attenzione preparandolo per un eventuale successivo comando, tipo: "Tala, vieni!" o "Tala, porta!", o ancora "Tala, ferma!". In questo modo, nel sentirsi nominare, il cane già si pone ad una condizione di reattività al comando successivo.
Per avere una reazione tempestiva, le prime volte, dovremmo premiare il cucciolo con un suo bocconcino preferito, alternandolo con il gioco o con le semplici carezze ed elogi, pian piano sempre meno evidenti fin quando l'ordine non andrà a divenire una cosa scontata. Vi svelo un segreto da proprietaria di molteplici cani e addestratrice: L'emozione che si prova nel vedere il proprio cane obbedire ciecamente ad un qualsiasi vostro ordine non scemerà mai, e nemmeno quella del vostro cane vedendovi compiaciuti di lui, e questo è ciò che bisogna anelare di ottenere con il proprio cucciolo, un rapporto in cui lui obbedisca non tanto per costrizione o per i premi, ma per compiacervi, in quanto loro leader e membro indispensabile della sua famiglia.
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Siedi:
Per insegnare il comando del "SIEDI" bisognerà porsi innanzi al cane o tenerlo al fianco sinistro. Una volta presa la posizione scelta, prendete un croccantino o un piccolo premio, mostrateglielo in alto, innanzi a loro, spostandolo poi nella stessa linea d'azione verso la sua fronte. In questo modo il cane sarà costretto a sedersi per poterlo seguire al meglio. A quel punto, una volta che si è seduto, premiatelo con il bravo ed il bocconcino e ripetete il comando con l'esecuzione dell'esercizio più e più volte, fin quando non vedrete che automaticamente risponderà senza necessità di spostare il bocconcino.
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A Terra:
Una volta insegnato il comando "SIEDI" è semplice arrivare a insegnare al cucciolo a sdraiarsi. Fatelo sedere, prendete la solita crocchetta, date il comando, e fatela scendere all'altezza delle sue zampe, quando lui scenderà con il muso per prenderlo, avanzate con il bocconcino ripetendo il comando "A TERRA!". Ripetete l'esercizio fin quando la risposta sarà automatica.
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Fermo:
Una cosa importantissima da insegnare al nostro cucciolo è il fermarsi immediatamente a nostro comando, qualsiasi cosa stia facendo in quel momento per essere certi di poterne richiamare l'attenzione in qualsiasi situazione. Inizialmente, per abituarlo alla parola "fermo" o "stop", sarà meglio utilizzare il guinzaglio (meglio se un guinzaglio allungabile). Ogni tanto si dovrà bloccare lo scorrere del filo fermandolo dopo avergli dato il comando. Quando il cane, a seguito del comando, resterà fermo senza tirare potrà essere richiamato e premiato o raggiunto da noi per poi ripartire insieme dopo una vostra richiesta ("ANDIAMO" o "VIENI"). Inizialmente, quando gli si richiederà lo stop, verrà sempre richiesto un altro comando, come "VIENI" o "ANDIAMO" in modo che possa facilmente collegare la nostra richiesta ad un momento di stasi ed attesa di un comando o azione successivi.